- DIDATTICA -
I nostri corsi sono aperti a tutti e presentano diverse nozioni a seconda dell'esperienza avuta da coloro che ne prendono parte. Infatti, offriamo diversi programmi a chi è alla prime armi e anche a chi ha , invece, una conoscenza ed esperienza a cavallo già da professionista.
ALLIEVI ESPERTI
Per gli allievi già esperti, il nostro team sarà lieto di contribuire all'incremento delle vostre abilità a cavallo. Gli istruttori testeranno il vostro livello e saranno presenti se avrete bisogno di aiuto o per qualsiasi chiarimento .
PER CHI COMINCIA
Lo scopo delle scuole di equitazione è insegnare alle persone ad andare a cavallo, quindi non rinunciare a fare una prova. Discuti apertamente con gli istruttori il tuo livello a cavallo o le tue paure, così potranno aiutarti durante le lezioni.
ABBIGLIAMENTO
Tutti i nuovi cavalieri dovranno indossare un casco con standard di sicurezza, in gergo equestre è detto cap. Se non hai un cap, la scuola te ne presterà uno con gran piacere. Dovrai indossare pantaloni lunghi e maglia (mai lasciare pancia o spalle nude). I vestiti devono avere la giusta misura perchè se troppo larghi possono spaventare i cavalli. Togliere ogni gioiello pendente e liberare le tasche da chiavi e cellulari. Le scarpe devono essere basse, con un piccolo tacco. Non scarpe da corsa o stivali da lavoro, perchè avete bisogno di potere scivolare fuori dalla staffa in caso di caduta. I guanti sono opzionali ma consigliabili. I capelli lunghi vanno raccolti con elastici.
COSA FARE AL MANEGGIO
Se sei un nuovo allievo cerca di essere al maneggio un po' in anticipo per provare il cap che ti presteremo e per compilare i vari moduli.
I CAVALLI: COME COMPORTARSI
Il cavallo di scuola viene assegnato all'allievo in base a quello che l'istruttore ritiene essere il più adatto a lui, tenendo conto del temperamento e la personalità dell'animale, l'età, le abilità a cavallo dell'allievo. Viene prestata massima attenzione alla combinazione cavallo - allievo. Gli istruttori ti insegneranno di volta in volta come comportarti ma di base:
- Non urlare o fare rumori improvvisi per non spaventare i cavalli;
- Non camminare dietro i cavalli;
- Quando porti il tuo cavallo mantienilo sempre ad un'adeguata distanza dagli altri cavalli;
- Non lasciare le tue cose sul suolo per evitare che il cavallo possa calpestarle;
- Non avvolgere la longhina o le redini alle tue mani;
- Se hai dubbi di qualunque genere chiedi al tuo istruttore.
VIVI IL CAVALLO
Cercate, prima di salire in sella, di approfondire la conoscenza con il cavallo. Potrete farlo accarezzandolo, portandogli qualche carota da mangiare o aiutando il groom della cura. Arriva così senza troppi timori il momento di "montare in sella". Fatelo delicatamente, facendo attenzione a non cadere di peso sulla sella ma sedendovi dolcemente, come se fra il vostro fondoschiena e il seggio, vi fossero delle cose fragili da non rompere o schiacciare. Ricordate che è bene essere rilassati e naturali , occorre montare con scioltezza, ricordandosi di respirare normalmente. L'apprensione e la fretta sono da evitare a tutti i costi per andare bene a cavallo. Evitate di usare molta forza fisica e le maniere forti, prediligete invece tanta pazienza e spirito di sacrificio al fine di imparare la corretta "posizione in sella". Cercate di "assistere" sempre il cavallo, all'inizio bastano: gambe, voce e fare attenzione a non ostacolarlo nei suoi movimenti naturali. Molto importante da ricordare è di non "attaccarsi alla bocca" per trovare l'equilibrio, ovvero non esercitate troppa forza sulle redini. Ripetete mentalmente, ogni tanto: spalle aperte, bacino avanti, mento alto e testa sciolta, braccia naturalmente cadenti verso il corpo; Allorchè con il cavallo (più o meno in simbiosi) dovrete girare, ricordatevi: il vostro sguardo deve sempre anticipare la direzione.
GLI UMORI DEL CAVALLO
Ci sono diversi comportamenti che possiamo osservare per capire l'umore del nostro cavallo:
- Quando ha le orecchie in avanti ed il capo alzato, vuol dire che è interessato a ciò che lo circonda, ma anche in stato di allerta;
- Quando le orecchie sono perpendicolari alla testa, il cavallo è tranquillo, curioso e attento;
- Orecchie indietro e labbra tirate, vuol dire che il cavallo prova una forte ira e disagio;
- Orecchie in avanti e muso alzato, indicano che il cavallo cerca di comprendere, scruta e valuta;
- Quando le orecchie sono rilassate ed aperte, è tranquillo e non presenta timore;
- Quando le orecchie sono tirate indietro, prova paura e disagio.
I PRINCIPI DI BASE
IL RITMO
Per ritmo si intende l'intervallo delle battute sul terreno. Nel trotto e nel galoppo tale intervallo è regolato anche dal tempo di durata della fase di sospensione: quanto più questa è maggiore, tanto più il ritmo di sospensione è lento.
LA DECONTRAZIONE
Per decontrazione si intende la scioltezza e la tonicità muscolare del cavallo durante tutto il lavoro. È una disponibilità all'esercizio atletico, che non nasce dalla necessità di soddisfare un bisogno (mangiare, bere) e neppure dalla minaccia di una punizione, ma da una condizione psicologica di fiducia nell'uomo e da una capacità di concentrazione determinata dal cavaliere stesso.
IL CONTATTO
Per contatto si intende l'unione elastica, costante e tranquilla tra la mano del cavaliere e la bocca del cavallo. Il contatto costante, fornito dalla mano del cavaliere e prodotto dai suoi aiuti propulsivi, consente al cavallo di trovare la naturale sicurezza per muoversi con regolarità ed equilibrio a tutte le andature.
L'IMPULSO
Per impulso si intende la piena disponibilità del cavallo al lavoro dimostrato dall'impegno del posteriore e dall'elasticità della schiena. Si esprime in termini di qualitativi nella capacità di "spingere peso e portare peso" senza perdite di equilibrio, e in relazione al grado di addestramento.
IL CAVALLO DIRITTO
Perché il cavallo possa utilizzare al meglio la spinta prodotta dal posteriore, deve essere muscolarmente simmetrico quindi necessariamente diritto.
LA RIUNIONE
Per riunione si intende la capacità del cavallo di portare peso sui posteriori e contemporaneamente di spingerlo in avanti e in alto. Lo scopo principale del lavoro in piano è di poter addestrare un cavallo in modo tale che non solo risulti comodo da montare e volenteroso nell'eseguire le richieste del cavaliere, ma che possa rimanere sano il più a lungo possibile. Per questo è importante che il peso del cavallo, insieme a quello del cavaliere, sia ripartito sui quattro arti.
LE ANDATURE
Le andature naturali del cavallo sono tre: passo, trotto e galoppo. Ogni andatura ha uno schema motorio ben preciso, denominato ritmicità dell'andatura. Variando l'ampiezza dei movimenti si ottengono variazioni di ritmo. La scelta di un ritmo troppo veloce o troppo lento può causare delle alterazioni alla ritmicità di un'andatura che, soprattutto in dressage, costituisce un grave deterioramento della stessa.
IL PASSO è un'andatura camminata, simmetrica e basculata, nella quale gli arti del cavallo si posano, per bipedi diagonali, uno dopo l'altro in quattro tempi ben marcati e mantenuti regolari durante tutto il lavoro al passo.
IL TROTTO è un'andatura a due tempi separati da un tempo di sospensione, nella quale il cavallo avanza per bipedi diagonali con appoggio simultaneo dell'anteriore e del posteriore corrispondenti (anteriore sinistro e posteriore destro e viceversa). Al trotto, l'incollatura svolge la sua funzione di bilanciare rimanendo ferma.
IL GALOPPO è un'andatura a tre tempi, saltata, asimmetrica e basculata. Al galoppo destro, per esempio, le battute si succedono nell'ordine: posteriore sinistro, diagonale sinistro, anteriore destro, seguito da un tempo di sospensione prima dell'inizio della falcata successiva. La qualità del galoppo si giudica dall'impressione d'insieme, dalla regolarità e dalla leggerezza dei tre tempi derivante dall'accettazione dell'imboccatura, con una nuca morbida, dall'impegno del posteriore che proviene dall'attività delle anche, così come dall'attitudine a conservare lo stesso ritmo e un equilibrio naturale anche dopo una transizione da un galoppo all'altro. Il cavallo deve sempre restare completamente diritto sulla linea retta.
-LE ANDATURE -
Di seguito ti forniremo informazioni specifiche sulle tre diverse andature del cavallo per farti comprendere al meglio tutti i movimenti.
IL PASSO
Il passo si divide in medio, allungato e libero.
Passo medio: è un passo deciso, regolare e disinvolto, di media estensione. Il cavallo mantenuto nella mano cammina deciso con falcate franche, ampie e regolari, con gli zoccoli posteriori che si posano davanti alle impronte degli zoccoli anteriori. Il cavaliere deve avere un contatto morbido con la bocca del suo cavallo.
Passo allungato: il cavallo copre il maggior terreno possibile senza precipitare e alterare la ritmicità dell'andatura. Gli zoccoli posteriori si posano nettamente davanti alle impronte degli zoccoli anteriori. Il cavaliere lascia che il suo cavallo distenda l'incollatura e avanzi la testa senza però perdere il contatto con la bocca del cavallo.
Passo libero: è un'andatura di riposo, nella quale si da al cavallo la completa libertà di abbassare la testa e distendere l'incollatura.
IL TROTTO
Il trotto si divide in riunito, di lavoro , medio e allungato.
Trotto riunito: il cavallo, mantenuto con la mano, si porta in avanti con l'incollatura rilevata e arrotondata; i posteriori, decisamente impegnati, caricano peso e mantengono l'energia dell'impulso, permettendo così di spostarsi con facilità in tutte le direzioni, è più leggero e più mobile.
Trotto di lavoro: è un'andatura intermedia tra il trotto riunito e medio nella quale il cavallo presenta un buon equilibrio. Si porta in avanti con falcate uniformi ed elastiche ed anche molto attive che sottolineano l'importanza dell'impulso che deriva dall'attività del posteriore.
Trotto medio: è un'andatura intermedia tra il trotto di lavoro e il trotto allungato. Il cavallo si porta avanti con franchezza; il cavaliere permette al cavallo di abbassare la testa e l'incollatura.
Trotto allungato: il cavallo copre il maggior terreno possibile e allunga al massimo la falcata grazie ad un grandissimo impulso del posteriore. Il movimento di anteriori e posteriori deve essere similare nel momento dell'estensione in avanti.
IL GALOPPO
Il galoppo si divide in riunito, di lavoro, medio e allungato.
Galoppo riunito: il cavallo, si porta in avanti con l'incollatura rilevata e arrotondata. Le spalle sono libere mobili e morbide. Il cavallo compie falcate più corte, ma è più leggero e mobile.
Galoppo di lavoro: è un'andatura intermedia tra il galoppo riunito ed il medio. In questa fase il cavallo presenta un buon equilibrio, si porta avanti con leggerezza e mantiene le anche attive.
Galoppo medio: è un'andatura intermedia tra il galoppo di lavoro e quello allungato. Il cavallo si porta in avanti con decisione, gli impulsi provenienti dal posteriore sono più forti. Il cavallo porta la testa un po' davanti alla verticale, il movimento deve essere allungato e disinvolto.
Galoppo allungato: il cavallo copre il maggior terreno possibile, conserva lo stesso ritmo, allunga al massimo le sue falcate senza perdere la sua leggerezza grazie ad un fortissimo impulso sviluppato dal posteriore.